Dal 2 al 5 giugno Perugia si è trasformata in un grande e affascinante “Bar dello Sport” a cielo aperto, per 4 giorni di incontri e riflessioni, informali e sempre sul filo dell’ironia, con grandi ospiti del calcio e dello sport praticato (e raccontato).
Una totale immersione del Centro storico cittadino in un’atmosfera unica, ben testimoniata dal pallone “tango” extralarge che ha rappresentato la kermesse facendo bella mostra di sé al fianco della Fontana Maggiore di piazza IV Novembre. Un accostamento tra sacro e profano che sintetizza alla perfezione lo spirito del Festival, in cui l’epica e il racconto delle vicende umane e sportive sono stati protagonisti assoluti, storie e narrazioni di eventi emblematici che dal campo di gioco sono ormai entrati nell’immaginario collettivo del Paese.
Nonostante la pioggia, che ha costretto gli organizzatori a cambiare all’ultimo minuto – e a volte in corsa – le location degli incontri, gli appuntamenti sono stati tutti molto partecipati, sia quelli al chiuso che – sabato e domenica, quando il clima è stato più clemente – all’aperto.
Con l’affetto del pubblico è andata di pari passo l’approvazione della “critica”, visto l’ottimo riscontro mediatico a livello locale e nazionale che ha avuto il Festival, un format unico in Italia che ha riportato per 4 giorni la città di Perugia nella “Serie A” del mondo calcistico e sportivo nazionale.